bio

Calderoni-Caleo si incontrano nel 2012 al Teatro Valle Occupato in Animale politico project di Motus e iniziano un progetto comune tra residenze artistiche, atelier di ricerca e performance. Dal 2017 sono docenti allo IUAV di Venezia nel Laboratorio di Arti visive. A partire dal workshop di Biennale College Teatro 2018, hanno dato vita a KISS (2019), progetto performativo con 23 performer, prodotto da Santarcangelo Festival, CSS Udine, Motus Vague. Per la Queering Platform del Freespace West Kowloon  di Honk Kong hanno ideato il progetto nomade SO IT IS (https://www.soitis.art/it). Nel 2021 hanno fatto parte di Flu水o, progetto crossdisciplinare vincitore dell’Italian Council (9° Edizione 2020), per il quale hanno creato l’azione performativa thefutureisNOW? (Milano, Seoul, Shanghai). Nel 2022, hanno creato l’istallazione Pick Pocket Paradise per la mostra “Espressioni con frazioni” al Castello di Rivoli – Museo di Arte Contemporanea (Torino). Sono artiste associate del Padiglione Italia della Biennale Architettura 2023.

Nel 2023 ha debuttato ad Amburgo il loro ultimo lavoro performativo The present is not enough  co-prodotto da Azienda Speciale Palaexpo – Mattatoio | Progetto Prender-si Cura, Kampnagel (Hamburg), Kunstencentrum Vooruit vzw (Ghent), Motus Vague. Per il trienno 2025-2028 saranno co-curatrici del festival Short Theatre(Roma) insieme a Silvia Bottiroli e Michele Di Stefano. Dal 2025 sono artiste associate di BASE (Milano).

Oltre ai progetti artistici, condividono in verità un po’ tutto

 

RITRATTO Calderoni_Caleo @Roberta Segata_courtesy_CentraleFies

© Roberta Segata_courtesy Centrale Fies

 

 

Silvia Calderoni è attrice e performer. Si forma artisticamente da giovanissima con la compagnia Teatro della Valdoca, di cui è stata interprete in diverse produzioni tra cui Paesaggio con fratello rotto. Dal 2006 è parte attiva della compagnia Motus ed è interprete negli spettacoli Rumore Rosa, A place, ICS - racconti crudeli della giovinezza, Crac, Let the sunshine in, Too-late, Iovadovia, Tre atti pubblici, Alexis. Una tragedia greca, nella tempesta, Caliban Cannibal, King Arthur, Tutto brucia, Frankenstein. A love story ospitati in festival nazionali e internazionali. È protagonista di The Plot is the Revolution a fianco di Judith Malina, storica fondatrice del Living Theatre. Dal 2015 è in tournèe con il solo MDLSX, di cui firma anche la drammaturgia insieme a Daniela Nicolò. Nel 2022 è in scena ancora con Valdoca con Enigma. Requiem per Pinocchio e con La mano sinistra di Industria Indipendente (2023). Premio Ubu 2009 come miglior attrice under 30, al cinema è Kaspar in La leggenda di Kaspar Hauser, film cult diretto da Davide Manuli (2012), e poi tra gli altri in Last Words (2020) di Jonathan Nossiter, nella serie Sky Romolus, diretta da Matteo Rovere e in Non mi uccidere (2021) di Andrea De Sica. È protagonista della miniserie Ouverture of Something that NeverEnded (2020) Diretta da Gus Van Sant e Alessandro Michele, e del film e video opera Moonbird (2022) di Rä Di Martino. È stata artista associata di Queering Platform del Kowloon Cultural District di Hong Kong (2020/23) e consulente artistica di Sherocco Festival (Ostuni).

 

Ilenia Caleo è performer, attivista e ricercatrice. Dal 2000 lavora come attrice, performer e dramaturg nella scena contemporanea, collaborando con diverse compagnie e registe/i.  Ha curato la drammaturgia di Tutto brucia (2021), Frankenstein (a love story) (2023) di Motus e Exinction / les Phalènes (2022) del coreografo Alexandre Roccoli. 

Filosofa di formazione, si occupa di corporeità, epistemologie femministe, sperimentazioni nelle performing arts, nuove istituzioni e forme del lavoro culturale. È ricercatrice all’Università IUAV di Venezia, dove insegna “Performance, studi di genere e della sessualità”, e co-fondatrice del Master Studi e Politiche di Genere dell’Università Roma Tre. Collabora con il gruppo di ricerca “INCOMMON. In praise of community. Shared creativity in arts and politics in Italy (1959-1979)”, ERC Starting Grant. Ha pubblicato il volume Performance, materia, affetti. Una cartografia femminista, Bulzoni 2021 e co-curato In fiamme. La performance nello spazio delle lotte 1967/1979, b-r-u-n-o 2021. È una delle autrici invitate a scrivere per Choreographies of the impossible, catalogo della 35° Bienal de São Paulo.

Attivista del Teatro Valle Occupato e nei movimenti dei commons e queer-femministi, è cresciuta politicamente e artisticamente nella scena delle contro-culture  e dei centri sociali.